La celebrazione del 2 giugno 2025 a Brinzio

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03/06/2025

Il saluto istituzionale e le onorificenze civiche

Come da tradizione, il Comune di Brinzio in occasione della Festa della Repubblica, ha celebrato la cerimonia di battesimo civico dei neodiciottenni (ciascuno dei quali ha ricevuto una copia della Costituzione italiana) e attribuito le civiche benemerenze, disciplinate da apposito regolamento promulgato nel 2020.

Nello specifico, la Castagna d'Oro è andata a Daniela Vanini, storica volontaria della Biblioteca Comunale di Brinzio e della Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo. La cittadinanza onoraria è andata invece ad Alfredo Bianchetti, "padre fondatore" del Centro Fondo e storico collaboratore della Pro Loco Brinzio.

Di seguito il testo del saluto istituzionale rivolto dall'amministrazione comunale ai brinziesi:

Buongiorno a tutte e tutti,
grazie di esservi uniti a noi per celebrare il 79° anniversario della nascita della Repubblica Italiana. 
Settantanove anni, ventotto mila duecentotrenta cinque giorni sono trascorsi da quel 2 giugno 1946, nel quale l’Italia, ancora ferita dalla guerra, provò per la prima volta a immaginare il proprio futuro, attraverso le elezioni per l’Assemblea Costituente e soprattutto col referendum sulla forma istituzionale dello Stato. Fu la prima volta che le donne italiane esercitarono il diritto di voto, un passo fondamentale verso una reale uguaglianza e partecipazione civica per tutta la popolazione
La nostra Repubblica è nata dalle macerie della guerra e dalla lotta di Liberazione contro il nazifascismo. E questa difficile eredità si è riversata nella nostra Costituzione, che oltre a sancire i più basilari valori di libertà e di indipendenza per tutti e per ciascuno, ha identificato nella pace e nella collaborazione la vocazione della Repubblica nei rapporti internazionali. Una scelta che il percorso di integrazione europea ha rafforzato e consolidato.
Il rifiuto di parlare di “nemici”, la predisposizione al dialogo, il ripudio della guerra quale strumento di offesa alla libertà degli altri popoli, la promozione di organizzazioni internazionali rivolte a pace e giustizia, hanno contrassegnato e contrassegnano le scelte della Repubblica Italiana in questi 79 anni di vita. 
E oggigiorno, è più che mai importante difendere, mantenere, ampliare, aggiornare questi valori e queste scelte. In un mondo segnato da conflitti e incertezze, la nostra Costituzione rimane un faro di valori: libertà, democrazia, solidarietà e centralità della persona. Valori che ci guidano nell'affrontare le sfide contemporanee, come le tensioni internazionali e le crisi umanitarie.
A questo proposito, non è un caso, né un atto di circostanza che il 2 giugno sia l’occasione per celebrare il "battesimo civico", consegnando ai neo-maggiorenni proprio una copia della Costituzione italiana. È invece un augurio di vivere la pienezza della cittadinanza in maniera attiva e consapevole: compiere 18 anni non significa soltanto poter fare la patente, votare, firmarsi da soli le giustificazioni… ma significa assumersi l’impegno che la maggiore età porta con sé: quello di collaborare alla costruzione di una comunità solidale e inclusiva. A chi la maggiore età l’ha già conseguita da più tempo, poi, compete la responsabilità di costruire il contesto migliore per permettere ai giovanissimi di poterlo contrarre davvero, questo impegno.
E come i padri costituenti furono coraggiosi e lungimiranti nel costruire l’Italia repubblicana, guardando al futuro e mettendo da parte i propri interessi particolari, così il 2 giugno ci chiama a rinnovare questo impegno, perché la comunità, sia essa locale e nazionale, possa restare accogliente e prosperare a beneficio di tutti e di ciascuno.
Viva la Repubblica, viva l'Italia.