Cimitero

Il cimitero brinziese sorge in località Sartiaga, sopra alla strada provinciale per Varese; con la sua peculiare struttura a gradoni addossati alla base del declivio del monte Martica, è stato inaugurato nel 1855. Questa però non è la sua sede originaria: nel XVI secolo i verbali delle visite pastorali indicano che il cimitero era contiguo alla chiesa parrocchiale.
Nel 1822 è attestato che il camposanto si trovava dove oggi sorge il parcheggio tra viale Indipendenza e viale Cadorna. Nel 1824, volendo allontanare le sepolture dal centro abitato (complici le lamentele dei residenti confinanti), iniziarono le inumazioni nel terreno che oggi ospita il Parco delle Rimembranze; la friabilità eccessiva di questo terreno, esposto anche alle piene del fiume Intrino, al tempo ancora non deviato nel lago, convinse gli amministratori locali della necessità di un nuovo trasloco: ecco quindi nascere il cimitero attuale.
Degne di nota sono le cappelle gentilizie del primo piano, affrescate tra le due guerre mondiali dal pittore pavese Annibale Ticinese e il quadro, datato 1949 (recentemente restaurato) dietro al piccolo altare dell'ultimo piano.
A Brinzio riposano due personaggi illustri:
- Cesare Musatti, psicologo e padre della psicanalisi in Italia, da qualche anno gli è intitolato il piazzale d'ingresso al camposanto - sepoltura a terra, primo piano, in fondo a sinistra dall'ingresso;
- Generale dei Carabinieri Enrico Riziero Galvaligi (assistente di Carlo Alberto Dalla Chiesa) ucciso dalle Brigate Rosse la notte di Capodanno del 1980 - colombari vecchi, braccio di destra.
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