'Re butéga dur farée

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La bottega del fabbro, in dialetto 're butéga dur farée si trova in Via Monte Grappa, proprio sotto alla nuova sede della nostra associazione. Al suo tempo era molto importante, poiché lì veniva esercitato un lavoro di vitale importanza per l'economia del paese.
In questo angusto vano, occupato prevalentemente dalla fucina, il fabbro e maniscalco, ur farée, costruiva e riparava gli attrezzi (di materiale ferroso) in uso comune nella casa e nei lavori agricoli come i ferri del timone di carri e barozze, ferri per la spina della bonza (cisterna); affilava scuri; aggiustava zappe e vanghe e molto altro ancora.
Oltre a tutto questo, vi erano anche i ferri che proteggevano gli zoccoli degli animali (prevalentemente bovini), chiamati ciàpp, che il fabbro, oltre a produrre, metteva anche in opera.
All'interno della bottega, oltre i numerosi attrezzi del mestiere perfettamente conservati, è possibile notare anche il mantice Mascioni, ancora funzionante.
Quando e chiusa è possibile vederne l'interno attraverso un'ampia vetrata che si affaccia su Via Monte Grappa.
Per ferrare un animale si procedeva in due fasi:
Per le zampe anteriori si procedeva direttamente fuori dalla bottega: l'animale veniva ferrato in strada, il farée mentre tratteneva tra le sue gambe la zampa del bue procedeva al cambio.
Per gli arti posteriori si provvedeva a rinchiudere l'animale nel castèll, una struttura poco distante ove l'animale non poteva calciare né muoversi ed il fabbro, sollevando l'arto, toglieva dallo zoccolo il ferro logoro e inchiodava il ferro nuovo.

Fonte: Proloco Brinzio

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Vista esterna della butega dur farée
Vista interna della butega dur farée
Dove si trova